Cos’è il DVB-T2
DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial) è la sigla con cui viene indicato il digitale terrestre di seconda generazione. Rispetto all’attuale DVB-T, il nuovo standard di trasmissione consentirà un miglioramento della qualità visiva e dell’alta definizione delle immagini che avranno una risoluzione 4k.
Con il DVB-T2 cambierà anche lo standard di codifica del segnale che avverrà tramite il supporto HEVC (High Efficiency Video Coding). Tale standard di codifica, conosciuto anche come H.265, ha una maggiore efficienza in quanto consente un aumento della capacità trasmissiva a parità di banda utilizzata.
Per tale motivo l’Unione Europea ha deciso di adottare il DVB-T2 che, avendo un’efficienza migliore, permetterà di liberare la banda a 700Mhz, utilizzata finora per la trasmissione televisiva, a favore degli operatori di telefonia.
In seguito alla decisione dell’Unione Europea di cedere la banda 700 MHZ alla telefonia mobile il servizio televisivo dovrà riorganizzare la distribuzione delle frequenze sullo spettro elettromagnetico a sua disposizione.
Inoltre, la necessità di coordinare le frequenze con i paesi confinanti, ha ridotto le frequenze utili per la TV italiana, che, dopo la cessione della banda 700, saranno disponibili in quantità minore.
Per poter trasmettere la stessa quantità di canali nonostante la riduzione delle frequenze, le emittenti televisive adotteranno lo standard di trasmissione digitale terrestre di seconda generazione, DVB-T2; un sistema più efficiente che consentirà alle emittenti di continuare a trasmettere la stessa quantità di contenuti. Il rilascio della banda 700 da parte dei vari broadcaster comporterà quindi un processo di modifica e ridistribuzione delle frequenze.
Per quanto concerne la riorganizzazione progressiva delle frequenze prevista per l’attuazione del PNAF (Piano Nazionale di Assegnazione Frequenze), il decreto MiSE del 30 luglio 2021 ha aggiornato il precedente decreto del 19 giugno 2019 (decreto “Roadmap”), attraverso la disposizione di un nuovo calendario nazionale che individua le scadenze della tabella di marcia ai fini dell’attuazione del processo di refarming.
Il re-farming (riassegnazione) è un termine con il quale si intende, nel campo della telefonia mobile, il passaggio da una tecnologia ad un’altra.
Nel caso della banda 700, il re-farming si riferisce alla riassegnazione dei diritti d’uso di tale banda agli operatori di telefonia mobile per lo sviluppo della tecnologia 5G e alla conseguente redistribuzione delle frequenze tra le emittenti radiotelevisive che, dovendo rilasciare la banda 700, trasmetteranno su uno spazio frequenziale ridotto (la cosiddetta banda sub 700).
Aree geografiche ristrette e spegnimento canali 50-53
La liberazione della banda 700 (in particolare per i canali dal 49 al 60) era da effettuarsi entro il 2020; l’Italia ha però ottenuto dall’Unione Europea di posticiparla a giugno 2022.
Tuttavia la ricollocazione dei canali 50, 51, 52 e 53 è partita già a gennaio 2020. Per tali canali infatti, allo scopo di limitare i problemi di interferenze verso paesi esteri (es. Francia) più avanti nel processo di refarming, è stato concordato il loro spegnimento anticipato, rispetto a giugno 2022, almeno in quelle zone che radio-elettricamente impattano su tali territori.
Questi territori coincidono con le Aree geografiche ristrette A B C e D identificate dalla Roadmap, cui corrisponde un differente periodo di transizione.
I canali 51 e 53, su cui venivano trasmessi programmi locali sono già stati disattivati. I canali 50 e 52, su cui venivano trasmessi programmi nazionali, sono stati invece ricanalizzati su altri canali (es. 54, 58, 60) in attesa dello spegnimento definitivo.
A causa di questa ridistribuzione delle frequenze sarà necessario risintonizzare i canali su TV e decoder e, solo nei casi in cui i canali risultassero non più ricevibili, sarà necessario l’intervento dell’antennista
Aree geografiche ristrette
AREA ristretta A | Province di: Imperia, Savona, Genova, La Spezia, Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto, Viterbo, Roma, Latina, Oristano, Sassari; |
AREA ristretta B | Province di: Verbania-Cusio-Ossola, Vercelli, Biella, Novara, Varese, Como, Lecco, Milano, Lodi, Monza-Brianza, Pavia, Cremona, Bergamo, Piacenza; Area di copertura degli impianti di Malles Venosta, Plan De Corones, Brennero, Vipiteno Valle Isarco, Valle Isarco, San Candido, Prato alla Drava, Alta Val Venosta, Curon Venosta e Solda; |
AREA ristretta C | Province di: Trieste, Gorizia, Pordenone, Udine, Venezia, Treviso, Verona, Vicenza, Rovigo, Padova, Mantova, Bologna, Ferrara, Forlì -Cesena, Modena, Ravenna, Rimini, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro Urbino, Chieti, Pescara, Teramo, Campobasso, Foggia, Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Taranto, Lecce, Matera, Cosenza, Crotone, Catanzaro, Reggio Calabria; |
AREA ristretta D | Province di: Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa, Catania. |
Calendario per lo spegnimento e ricanalizzazione dei CH 50 – 53
1° GENNAIO 2020 31 MAGGIO 2020 | Area Ristretta A – Province di: Imperia, Savona, Genova, La Spezia, Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto, Viterbo, Roma, Latina, Oristano, Sassari; |
1° GIUGNO 2020 31 DICEMBRE 2020 | Area Ristretta B – Province di: Verbania-Cusio-Ossola, Vercelli, Biella, Novara, Varese, Como, Lecco, Milano, Lodi, Monza-Brianza, Pavia, Cremona, Bergamo, Piacenza; Area di copertura degli impianti di Malles Venosta, Plan De Corones, Brennero, Vipiteno Valle Isarco, Valle Isarco, San Candido, Prato alla Drava, Alta Val Venosta, Curon Venosta e Solda; |
1° GENNAIO 2021 30 GIUGNO 2021 | Area Ristretta D – Province di: Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa, Catania; |
1° SETTEMBRE 2021 31 DICEMBRE 2021 | Area Ristretta C – Province di: Trieste, Gorizia, Pordenone, Udine, Venezia, Treviso, Verona, Vicenza, Rovigo, Padova, Mantova, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Rimini, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro Urbino, Chieti, Pescara, Teramo, Campobasso, Foggia, Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Taranto, Lecce, Matera, Cosenza, Crotone, Catanzaro, Reggio Calabria. |